Ore 8.40. Edoardo, come ogni mattina, deve andare all’asilo. Questa mattina, però, non ne vuole sapere di uscire di casa… non vuole alzarsi dal letto, non vuole vestirsi, non vuole fare colazione… La mamma non ne può più! Comincia a farsi tardi ed Edoardo fa solo capricci.

Ad un certo punto è Edoardo a proporre un compromesso: “Vado a scuola se posso portare con me questo”. Alla mamma non sembra vero che il figlio si sia deciso ad uscire di casa ed accetta il compromesso. Ma sapete quel questo di quale oggetto si tratta? Beh, tenetevi forte: un ferro da stiro!

Ebbene sì, proprio quello utilizzato dalla mamma! E la mamma ha accettato. Il bambino porta il ferro da stiro a scuola, saluta la mamma, andata sapientemente via di corsa, ed è stato poi un problema della maestra “estirpare” dalle mani di Edoardo il pericoloso oggetto.

Ora, è vero che si tratta di un caso eccezionale, ma se penso a quando si chiede alle insegnanti di mettere le gocce nel naso al piccolo perché dalla mamma non se le fa mettere o di pettinarlo perché “non vuole che lo faccia io”, o, ancora, di chiedere all’insegnante di cambiare le scarpe al bambino che ha voluto “per forza” indossare quelle di un numero più piccolo, allora penso che un genitore oggi incontra grosse difficoltà ad educare un figlio.

Il ruolo della mamma è cambiato: è cambiato all’interno della coppia, è cambiato nei confronti del lavoro, della casa, dei figli, delle amicizie e spesso si trova a gestire i rapporti con l’ex marito e con una nuova relazione…

Anche il ruolo del papà è cambiato: è cambiato all’interno della coppia, è cambiato nei confronti della casa, dei figli e delle amicizie e, anche lui, si trova spesso nella condizione di mantenere i rapporti con l’ex moglie e i rapporti con i figli complicati dal fatto che non sono conviventi e, spesso, dalla presenza del nuovo compagno della ex.

In una società così stressante è molto difficile fare i genitori, ma gli adulti non dovrebbero mai dimenticare che i primi a farne le spese sono i bambini che hanno bisogno di “cure” (inteso in senso lato) a tutte le età.

Penso che:
• un genitore deve cercare di essere sempre coerente (se si proibisce, come se si promette qualcosa, bisogna cercare sempre essere mantenere quanto detto);
• un genitore deve imparare a chiedere scusa se si rende conto di aver sbagliato;
• un genitore non deve viziare (si vizia o per comodità, come quando si lascia alla TV il compito di fare da baby sitter per far mangiare il bambino o perché si ha da fare, o per tenere il bambino dipendente dall’adulto impedendogli di fare esperienze e di crescere);
• un genitore deve farsi rispettare dal figlio senza usare l’aggressività o la violenza (altrimenti il rispetto è dovuto alla paura e non alla stima);
• un genitore è un esempio per il proprio figlio, per cui se parole e fatti non coincidono, sono i fatti a prevalere sulle parole.

Al giorno d’oggi è molto molto difficile prendersi l’onere di essere genitori anche perché i nostri figli sono esposti a media (TV, quotidiani…) che non esitano ad usare linguaggi e scene cui i minori non dovrebbero essere esposti; inoltre, siamo nell’era di internet e dei social network che noi genitori faticosamente teniamo sotto controllo.

Allora penso che, se cerchiamo di tenere presente i suddetti principi, sicuramente saremo agevolati nel compito.

Nota: Articolo della Dott.ssa Micaela Zucca, psicologa dell’età evolutiva

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