La sindrome di Asperger

Da un punto di vista diagnostico, la sindrome di Asperger è una condizione che rientra nello spettro autistico (cioè nell'ampia gamma delle manifestazioni dell'autismo), viene definita anche "autismo lieve" o "autismo ad alto funzionamento", anche se le varie definizioni non sono sempre perfettamente coincidenti.

La sindrome di Asperger deve il suo nome ad un pediatra viennese, Hans Asperger, che nel 1944 descrisse un gruppo di bambini che si differenziavano dagli altri per la presenza di un livello cognitivo nella norma e un profilo di funzionamento superiore; Hans descrisse con precisione questi bambini, le loro significative difficoltà nella sfera dell'interazione sociale e della comunicazione e la loro spiccata predilezione per interesssi particolari e insoliti.

La sindrome di Asperger è stata recentemente oggetto di attenzione da parte del mondo della letteratura (Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte), del cinema e serie tv (The good doctor, Tutto può succedere) contribuendo a volte a dare l'impressione che questi bambini siano solo dei nerd intelligenti e un po' naif.

In realtà la più avanzata ricerca in campo pedagogico ed educativo pone la sindrome di Asperger all'interno del più ampio concetto di neurodiversità, paradigma neutro che invita innanzitutto a riconoscere, accettare e comprendere le singole caratteristiche di ogni bambino, siano esse speciali talenti da sviluppare o difficoltà più o meno evidenti da affrontare nella quotidianità.

Proprio per questo motivo, nel caso di una visita odontoiatrica, ci sono molti aspetti da tenere presenti, alcuni di competenza dei genitori, altri del professionista o dei professionisti.

Con la duplice veste di odontoiatra e di mamma di un piccolo aspie, il primo consiglio è quello di fare in modo che il bambino conosca l'ambiente dello studio odontoiatrico prima che sia necessario un intervento d'urgenza, per esempio per una carie. I bambini caratterizzati da sindrome di Asperger hanno spesso difficoltà nei cambi di routine e uscire di casa per andare in uno studio odontoiatrico può essere motivo sufficiente per scatenare un meltdown (nome specifico della crisi autistica che comporta un'incontrollata esplosione dovuta a un sovraccarico di emozioni).

Benefici della pet therapy dal dentistaConoscere l'ambiente è quindi una grande rassicurazione, così come la possibilità di instaurare routine all'interno di esso (come parcheggiare nello stesso posto, avere in regalo un dentifricio o qualsiasi altra cosa che sia possibile fare).
In questo di grande aiuto è la possibilità di accedere a una struttura con personale formato verso questo tipo di autismo e che, ad esempio, abbiano la possibilità di sfruttare i benefici della pet therapy.

Tuttavia essendo la sindrome di Asperger un autismo lieve è spesso possibile non dover ricorrere a centri ospedalieri o ad anestesie generali per trattarli, molte volte è possibile andare dal nostro dentista di famiglia rispettando alcune piccole semplici indicazioni che anche i genitori possono dare all'odontoiatra perché la visita si svolga nel migliore dei modi.

Queste indicazioni devono essere poi personalizzate dai genitori, che meglio conoscono il figlio e le sue caratteristiche, e possono andare dall'istruire il personale dello studio ad evitare contatti non necessari, a tenere luci basse, evitare detergenti dai profumi troppo forti (e magari arieggiando i locali prima), dare il primo appuntamento della giornata per evitare attese che aumentino l'ansia.

I genitori stessi possono pensare a fare un sopralluogo per fare conoscere la zona, se è la prima volta, chiarendo cosa verrà fatto di comune accordo col dentista (per esempio l'uso dello specchietto per guardare dentro la bocca) e rassicurando il bambino della possibilità di terminare nel caso sia in ansia con un gesto concordato (come alzare il braccio).

Per ovviare al problema del rumore esistono tappi o cuffie antirumore, oppure il bambino può portare un lettore musicale e ascoltare la sua musica preferita. In più è possibile e auspicabile permettere al bambino di portare un oggetto rassicurante come un peluche o come una coperta ponderata, coperte studiate appositamente per determinare una compressione calcolata (circa il 10% del peso del bambino) che induce un diffuso rilassamento

Si ringrazia l'associazione Altamente Differente per la consulenza https://altamentedifferente.it

Ritratto di Simona Torlai

Posted by Simona Torlai

Simona è un'odontoiatra, laureata in Odontoiatria e Protesi dentaria a Pisa con una tesi sulla paura del dentista. Ha seguito un corso di perfezionamento in Odontoiatria infantile all'Università di Firenze.
Esercita presso il suo studio privato dal 2002.

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