Ci sono dei cani che non vogliono restare soli in casa nemmeno per pochi minuti, e possono arrivare a manifestare delle reazioni esagerate come: sporcare, abbaiare, rompere oggetti, ferirsi. Questo problema si chiama ansia da separazione.

E’ indispensabile insegnargli a starsene per suo conto durante il giorno anche quando siamo in casa; all’inizio per qualche minuto e poi gradualmente sempre di più.
A questo comportamento bisognerà arrivarci per gradi cominciando ad evitare che Fido ci segua dappertutto, cercando di non assecondare tutte le sue richieste.

Bisognerebbe, nell’arco della giornata, provare ad accostare più volte la porta della camera dove lui si trova, riaprendola quando è calmo e tenendola chiusa quando piagnucola.
Ogni giorno è necessario provare a far finta di uscire di casa, preparandoci, ma senza andare fuori; solo quando ci sembrerà che il nostro amico peloso sarà indifferente a questo comportamento, potremo uscire di casa per pochi minuti facendo finta di niente; se lui piangerà non dovremo rientrare perché in questo modo lui collegherà il suo comportamento con il nostro ritorno.

Nei quindici-venti minuti che anticipano la nostra uscita di casa dovremmo ignorarlo, lo stesso al nostro ritorno, anche perché se lo coccoleremo, se lui avrà nel frattempo combinato dei guai, non faremo altro che confermarglieli; è come se gli dicessimo bravo.

Se in maniera costante prolungheremo sempre di più la nostra assenza gradualmente, Fido si adatterà e capirà che gli basterà aspettare con fiducia il nostro ritorno e che restare solo a casa è una cosa normalissima e non un castigo o un abbandono.

Quando il nostro beniamino sarà riuscito a stare da solo in casa per almeno una mezzoretta avremo raggiunto un importante traguardo.
Volendo, possiamo anche utilizzare i giochi anti noia. Di solito sono oggetti di gomma che hanno un foro nel quale introdurre dei bocconcini; Fido dovrà ingegnarsi per capire come conquistarseli.

Quindi li farà rotolare, li terrà tra le zampe occupandolo per un po’, rendendo meno monotona l’attesa.

Ritratto di Diego Manca Veterinario

Posted by Diego Manca Veterinario

Mi chiamo Diego Manca e sono un medico veterinario; vivo e svolgo la mia professione, da quasi 30 anni, ad Omegna (VB), piccolo paese del Cusio in Piemonte. Sono direttore sanitario e socio fondatore dell’ambulatorio veterinario lago d’Orta nel quale lavoro. Oltre alla grande passione per questa professione un’altra mi è molto cara e cioè quella di scrittore. I miei libri hanno ottenuto sempre significativi apprezzamenti di critica e i protagonisti delle storie che racconto sono i nostri amici pelosi, le vere star di tanti episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione. Ecco qui di seguito una breve sintesi dei libri che ho pubblicato: Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016, Storie da leccarsi i baffi - Gatti raccontati dal veterinario, edito da Ultra, 2017, Manuale (semiserio) sull'educazione del cane, edito da Rizzoli, 2017, Coccole di gatto. Consigli del veterinario e aforismi sul mondo dei mici, 2019, edito da Ultra; Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza, 2020, edito da Ultra.