Parliamo di adolescenti

Parliamo adolescenti belli, allegri, adolescenti che progettano, costruiscono, partono, inciampano... ripartono in cerca della propria storia. Parliamo di adolescenti fragili, che soffrono, che arrancano, che fanno più fatica. Parliamo di adolescenti, insieme.

Parliamo adolescenti belli, allegri, adolescenti che progettano, costruiscono, partono, inciampano... ripartono in cerca della propria storia.

Parliamo di adolescenti fragili, che soffrono, che annaspano, che fanno più fatica.

Parliamo di adolescenti insieme, per scoprirne la ricchezza, per imparare a parlare di futuro, per imparare il futuro da loro: i nostri ragazzi e le nostre ragazze.

Parliamo di adolescenti anche se può sembrare che i nostri figli sono ancora piccoli.

Parliamo di adolescenti anche con chi ormai ha figli grandi... e magari non ha li ha capiti...

Parliamo di adolescenza con chi ha bisogno di capire, di stare accanto, di essere presente: come padre, madre, insegnante, adulto significativo.

Parliamo di adolescenti con chi non li ha accanto ma li osserva da lontano.

Parliamo.

Parliamo di noi adolescenti, delle nostre storie perché sono un sassolino nelle scarpe dei nostri figli e forse un bagaglio pesante sulle loro spalle.

Parliamone insieme.

Parliamone attraverso il forum di mammeonline, parliamone apertamente o privatamente.

Parliamone e non lasciamoci appesantire da un'immagine negativa degli adolescenti.

Parliamone e non lasciamoci convincere che qualcosa nella loro età non funziona bene.

Parliamone e non lasciamoci ingannare dalla nostra fatica a comprendere la loro lingua.

Siamo come "immigrati" nel mondo dei ragazzi: dobbiamo osservare, imparare il linguaggio, entrare nella loro cultura, forse non saremo mai del tutto parte del loro mondo, forse ci guarderanno sempre come qualcuno che è "fuori" dal loro mondo. Ma abbiamo comunque la responsabilità di rispettarlo e fare del tutto perché sia il miglior mondo possibile per loro!

 

Ritratto di Natalia Forte

Posted by Natalia Forte

In cammino, a piedi nudi: fra terra e cielo, fra realtà e immaginazione, fra presente e sogno, fra necessità e desiderio, fra regole e ideali, fra attualità e realizzazione, fra cervello ed emozioni... Dove stanno questi ragazzi quando parliamo con loro? Dove stanno con la testa? Sicuramente lontani dai piedi, sicuramente altrove, laddove noi non possiamo arrivare, dove loro non ci vogliono portare.

Perché il loro mondo può essere solo ciò che stanno respirando in questo momento. E nessun altro lo deve capire... altrimenti non sarebbe più il loro mondo.