Il ricilo dei materiali.

Il problema legato alla produzione di quantità ingenti di spazzatura esiste, non possiamo negarlo, e tra le strategie impiegate per cercare se non di risolverlo almeno di limitarlo, è particolarmente degno di nota il riciclo dei rifiuti, metodologia volta a recuperare materiali ancora “sfruttabili” al fine di riutilizzarli anziché smaltirli direttamente in discarica e inceneritori.

Il riciclo previene dunque lo spreco di materiali e garantisce maggiore sostenibilità al ciclo di produzione/utilizzazione, riduce il consumo di materie prime, l'utilizzo di energia e l'emissione di gas serra associati.

Quindi vale la pena che fin da piccoli prendiamo confidenza con l’argomento.

Possiamo fare un gioco con i nostri ragazzi, scegliendo un materiale riciclabile (carta, vetro, plastica, alluminio, organico) e facendo loro indovinare da che cosa deriva e che cosa si ottiene riconvertendolo.

Possiamo coinvolgere anche un gruppo di amichetti dei nostri figli e farli partecipare divisi in squadre. Prepariamo delle scritte al centro di un foglio con il nome dei diversi materiali, lasciando degli spazi vuoti a precedere (dove i bimbi dovranno inserire da che cosa deriva il materiale) e a seguire (dove i ragazzi dovranno scrivere che cosa si ottiene riciclando quel materiale).

Il gioco può essere anche condotto fornendo indizi sulla derivazione dei materiali e/o su quanto ottenuto con il riciclo (tracce che ovviamente saranno calibrate in base all’età dei partecipanti) e lasciando da scoprire il materiale di partenza.

Nel caso di gioco a squadre possiamo consegnare un foglio per ciascun gruppo.

Per dare un’idea, lo schema potrebbe essere il seguente (in nero, al centro, i materiali; in rosso le tracce sulla provenienza, a sinistra, e sul risultato del riciclo, a destra):

CELLULOSA (ALBERI) -> CARTA -> ALTRA CARTA, IMBALLAGGI

SABBIA SILICEA, SODA (CARBONATO DI SODIO) E CALCARE -> VETRO -> ALTRO VETRO, ADDITIVO PER ASFALTI E ALTRI PRODOTTI PER L'EDILIZIA

PETROLIO (ATTRAVERSO PROCESSO DI POLIMERIZZAZIONE) -> PLASTICA -> IMBOTTITURE, MAGLIONI, MOQUETTE, PANCHINE, VASI, GIOCHI DA GIARDINO PER BAMBINI

BAUXITE (ROCCIA SEDIMENTARIA) -> ALLUMINIO -> MATERIALE PER CARROZZERIE

SCARTI ALIMENTARI, FOGLIAME, ERBACCE -> UMIDO (ORGANICO) -> COMPOST (CONCIME)

Infine qualche curiosità: lo sapevate che dalle bottiglie di plastica si ottiene il “pile”? Che dalle bucce di mela si può produrre carta? E che dalle bucce di arancia si ricava un filato?

Esempi particolari di riciclo: dalle bottiglie di plastica, dalle bucce di mela e da quelle di arancia.

RICICLO E SOSTENIBILITÀ: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Adesso che i ragazzi sono stati introdotti all’argomento, ci sarà più facile motivarli per fare la raccolta differenziata. Potremmo innanzitutto osservare con loro i contenitori che troviamo in strada e le tinte associate, corrispondenti ai diversi materiali da inserire (purtroppo i colori non sono universali, ma variano a seconda del Comune). Se ancora non ne siamo provvisti, dotiamoci anche a casa di recipienti dove raccogliere i diversi materiali e, soprattutto se i bimbi sono ancora piccoli, mettiamo su ciascun contenitore un bollino del colore che abbiamo visto in strada e un’immagine di ciò che dobbiamo introdurre. Possiamo poi distribuire i compiti in famiglia e chiedere ai ragazzi di occuparsi dello smaltimento: succederà che, per non portare frequentemente i rifiuti negli appositi cassonetti, si accorgeranno che è anche molto utile compattarli e che molti imballaggi ben si prestano ad essere ridotti di volume!

Una curiosità: lo sapevate che il Tetra Pak (materiale con cui sono fatte per esempio le “scatolette” dei succhi di frutta) va buttato insieme alla carta? Naturalmente non prima di averlo risciacquato, perché i rifiuti, per poter essere riciclati, non devono essere unti o sporchi…

Non dimentichiamo poi di raccogliere separatamente materiali quali pile, medicinali scaduti, olii esausti (recipienti compresi) di origine minerale o sintetica, usati per motori e macchine, o di origine vegetale, per usi di cucina. Sono molto inquinanti e se dispersi nell’ambiente si infiltrano nel terreno e possono contaminare le falde acquifere. Ovviamente lo stesso discorso vale anche per i materiali tossici, infiammabili e chimici domestici (recipienti compresi), detersivi, insetticidi, vernici e solventi (recipienti compresi)… Questi rifiuti sono definiti pericolosi per le conseguenze che possono avere sulla salute dell’uomo e sull’ambiente che lo circonda. Raccoglierli in modo differenziato, oltre a finalità di recupero, ha quindi un importante obiettivo di salvaguardia e tutela dell’ecosistema.

Anche i rifiuti ingombranti devono essere raccolti separatamente e vanno per lo più consegnati alle Isole Ecologiche o devono essere fatti ritirare da personale addetto.

Ma riciclare non è l’unico modo per limitare i volumi di spazzatura: c’è anche il riuso. Ad esempio a Genova esiste “La Fabbrica del Riciclo”, iniziativa che prevede che i rifiuti ingombranti smaltiti dai genovesi (mobili, divani, giocattoli, sedie, attrezzature sportive, suppellettili, ecc.), in buono stato, siano recuperati e restituiti ai cittadini attraverso iniziative benefiche.

Non mancano anche esempi particolari di riuso: guardate questo calcetto di cartone e non dimentichiamo che indumenti ancora in buono stato possono essere riutilizzati, così come bottiglie e flaconi vuoti possono diventare imballaggi sostenibili per i prodotti alla spina (pensiamo alle nostre nonne che riadoperavano di anno in anno i barattoli per la conserva!).

Esempi particolari di riuso: il calcetto di cartone, lo “Staccapanni” e il riuso degli imballaggi.

RICICLO, RIUSO E CREATIVITÀ

Riciclo e riuso non sono solo da considerare come iniziative “in grande” messe in atto dai Comuni: possiamo agire anche noi personalmente, nelle nostre case!

Siamo quasi giunti a Natale. Non c’è niente di più bello che creare con le proprie mani insieme ai nostri bambini, partendo da materiale “povero” e di riciclo, i decori per la casa e per il nostro albero, che non necessariamente deve essere “vero”, anzi… può essere di legno come questo che, addobbato da noi diventerà bellissimo e sarà davvero ecosostenibile!

Per darvi qualche idea di lavoretto, vi propongo di creare una ghirlanda con… i rotoli della carta igienica (iniziate a conservarli perché ne occorreranno un po’) e una simpatica pallina con i bottoni.

Nelle immagini di seguito (pourfemme.it) vedete un esempio “grezzo” di ghirlanda da addobbare e colorare con la fantasia di tutta la famiglia e un esempio “finito” di pallina… abbottonata!

Ora non mi resta che augurarvi buon lavoro e Buon Natale!

 

immagine di copertina dal sito interiordaily.pics

Ritratto di Alessandra Gentile

Posted by Alessandra Gentile

Sono Alessandra Gentile, ma chiamatemi pure Ale, sposata e mamma di Lorenzo e Luca. 
Laureata a Genova in Scienze Naturali, con tesi in botanica. Appassionata di montagna, sport all’aria aperta, adoro soprattutto il tennis e lo sci.