Nell'esperienza dell'essere umano cullato nel ventre materno, c'è sicuramente il ricordo sensoriale della voce della propria madre, il rassicurante ondeggiare in un ambiente caldo.

Questi ricordi di tipo sensoriale restano incisi nella memoria del corpo di ognuno di noi. Questo è in definitiva ciò che il bambino conosce, la sua esperienza prenatale è fatta di questo. Nel momento in cui viene al mondo il bambino ha bisogno di ritrovare quello che per nove lunghi mesi ha conosciuto, in una fase definita “esogestazione” che corrisponde ai nove mesi dopo la nascita in cui i maggiori sistemi corporei completano la loro maturazione.

I bisogni del bambino, in questa primissima fase di vita, possono essere definiti irrinunciabili, il bisogno di contatto corporeo lo aiuta a percepire i suoi confini ed il calore del corpo della madre lo rassicura. La voce che lo ha accompagnato nei nove mesi diventa più chiara, e si modula vicino a lui. Da adulti ci aspettiamo che una volta nato il bambino si adegui a nuovi spazi e tempi, cioè che dorma nella culla e mangi ad orari determinati senza considerare tutto quanto detto sopra, questo significa negare la sua esperienza e di sicuro non va incontro ai suoi bisogni.

Le madri che hanno avuto la possibilità di provare il contatto “pelle a pelle” dopo la nascita del proprio figlio, sanno quanto esso sia estremamente rasserenante per il bambino ma anche per loro stesse perché il parto è una separazione per entrambi, ma sapere di poter di nuovo percepire il proprio bambino attraverso il corpo rende questa separazione meno traumatica. Il contatto favorisce anche l'allattamento al seno, ancora troppe madri rinunciano ad allattare perchè poco supportate nei primi tempi, perchè poco informate sulla fisiologia dell'allattamento.

La voce accompagna ciò che il corpo fa, parlare o cantare ai bambini li aiuta a non sentirsi soli anche quando la mamma non è nella stessa stanza, perché accompagna ogni azione e a capire ciò che sta per accadere e a prefigurarselo nella sua mente.

Corpo e voce possono essere la base sicura alla quale tornare in ogni momento ed è per questo che noi mamme dobbiamo tornare ad utilizzarli per accogliere rassicurare e accompagnare le fasi di crescita dei nostri bambini.

BUONA FESTA DELLA MAMMA A TUTTE!

 

 

Ritratto di Silvia Campanella

Posted by Silvia Campanella