Cani e gatti, soprattutto se cuccioli, sono curiosi e desiderosi di esplorare ciò che li circonda e hanno il vizio di  “assaggiare” qualsiasi nuovo oggetto che hanno intorno. Questo comportamento può spingerli anche a ingerire piante, semi, foglie, bulbi tossici i quali, se in certa quantità, possono risultare addirittura mortali.  
Gli animali purtroppo non sempre sono in grado per istinto di riconoscere i vegetali tossici da quelli innocui.
Queste intossicazioni non sono così frequenti ma, quando succedono, spesso risultano difficili da diagnosticare. Alcune di queste piante sono presenti anche all’interno delle nostre case o nei nostri giardini ed è doveroso conoscerle per evitare di mettere in pericolo Fido o Micio.

Per fortuna, fatta eccezione per poche piante estremamente tossiche (come ad esempio ricino, oleandro, tasso) anche se ingerite in quantità estremamente limitate, per tutte le altre l’assunzione difficilmente può determinare quadri clinici gravi e non risolvibili.  In linea di massima i cani risultano molto più sensibili dei gatti all’avvelenamento da vegetali.
Ecco allora un elenco delle più comuni piante tossiche per Fido e Micio, che può esservi utile conoscere:

PIANTE COLTIVATE

Fagiolo comune
I Fagioli crudi possono essere tossici determinando: diarrea, gastroenterite e anoressia (inappetenza)

Cipolla  
La cipolla, se mangiata in quantità discrete può determinare anemia per emolisi (distruzione dei globuli rossi) e presenza di sangue nelle urine. Ricino
I semi di ricino contengono ricina, un potente veleno che, se ingerito, determina dopo 18-24 ore: gastroenterite, febbre, danni renali, sete intensa e fortissimi dolori colici. L’evoluzione della sintomatologia può condurre a convulsioni e morte. L’olio di ricino non ha la stessa pericolosità dei semi ingeriti poiché l’estrazione priva l´olio della componente tossica.

Aglio  
Gli spicchi dell’aglio possono essere fonte di intossicazione per i nostri beniamini che, in seguito alla loro ingestione, potrebbero presentare: diarrea, vomito, sangue nelle urine, anemia e ittero.

PIANTE ORNAMENTALI E DA GIARDINO

Stella di Natale. Questa pianta dalle caratteristiche foglie rosse, comune nelle nostre abitazioni durante le festività natalizie, può causare, se Fido o Micio vengono a contatto con le sue foglie verdi, il fusto, più raramente con le brattee rosse: irritazione oculare, congiuntiviti, cheratiti (infiammazioni della cornea) e lacrimazione abbondante.  Se tali parti vengono ingerite possono scatenare  anche: stomatiti, scialorrea, vomito e diarrea.

Piante velenose per cani e gatti: la stella di Natale

Azalea. Fido e Micio s’intossicano ingerendone le foglie. I sintomi compaiono dopo qualche ora e comprendono: anoressia, scialorrea (aumento della salivazione), vomito, diarrea, nausea, depressione, coliche, tachipnea (aumento della frequenza respiratoria). Anche reni e fegato ne possono soffrire.

Oleandro. E’ un vegetale estremamente velenoso in tutte le sue parti, in special modo le sue foglie, ricche di glucosidi cardiotossici. Se ingerite possono provocare la morte per arresto cardiaco non solo dei nostri amici animali, ma anche nell’uomo.
Begonia. Tutta la pianta, in particolar modo le sue radici, può determinare intossicazioni gastroenteriche.
Edera. Presenta foglie e bacche piuttosto velenose che, se ingeriti, possono determinare da una lieve gastroenterite con nausea, vomito e diarrea fino a difficoltà respiratorie, coma e morte del soggetto.
Tulipano. I bulbi possono talvolta essere ingeriti dai nostri beniamini se lasciati incautamente a loro disposizione prima di essere sotterrati. La sintomatologia che di solito determinano è prettamente gastroenterica, non particolarmente grave.
Aloe  L’ingestione delle sue foglie carnose può determinare nel cane diarrea sanguinolenta e aumento dell’urinazione.
Giglio. Fido e Micio possono intossicarsi dopo assunzione delle foglie o del bulbo. I sintomi evidenziabili nell’animale sono: vomito, apatia e perdita di appetito, curabili se trattati velocemente.
Ciclamino. Sia le parti aeree che i tuberi sono tossici e, se ingeriti, possono determinare sintomatologia gastrointestinale con vomito e diarrea. Se l’ingestione è massiccia il cane può anche presentare convulsioni.
Vischio. Le bacche di questa pianta, ricche d’alcaloidi, sono molto tossiche e, se ingerite, possono determinare vomito e disturbi neurologici, fino a morte per arresto cardio-circolatorio.
Calla. Tutta la pianta può essere tossica, sia per contatto che per ingestione; a seconda della modalità di intossicazione essa può determinare bruciori a livello locale, se toccata. Se invece viene mangiata in quantità può scatenare: nausea, scialorrea, dolori addominali, diarrea.
Ficus. ll Ficus può determinare sintomi gastroenterici se, oltre a queste, ne viene ingerito anche il fusto. In tal caso cane e gatto presenteranno: vomito e diarrea. Talvolta anche il solo contatto può determinare la formazione di vesciche a carico di cute e mucose.
Glicine. I suoi semi e baccelli, se ingeriti, possono causare: forte vomito, diarrea e dolori addominali.
Mughetto. L'intera pianta può essere molto velenosa se ingerita dai nostri amici animali determinando: diarrea, vomito, difficoltà respiratoria, aritmie e crampi.
Ortensia. E' molto tossica: contiene una sostanza simile al cianuro, che può dare problemi respiratori, sino alla morte.

Rododendro. Pianta le cui foglie, per ingestione, causano: vomito, nausea, forte salivazione, diarrea, depressione, coliche, talvolta interessamento renale ed epatico.

Questo riportato è solo un  piccolo elenco che comprende le piante più comuni e conosciute, poiché molte altre sono pericolose per i nostri amici a quattro zampe. In caso di sospetta intossicazione da parte di Fido e Micio, il consiglio è quello di contattare celermente il proprio medico veterinario che saprà darvi consigli precisi ed eventualmente impostare immediatamente una terapia mirata. Un ultimo suggerimento: non somministrate mai farmaci o sostanze di vostra iniziativa (ad es. il latte) e non cercate mai di provocare il vomito perché potreste creare problemi ancora più gravi.
 

Diego Manca, Medico veterinario. 
Già autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 , "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk, e del nuovo libro "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, collana Ultra

 

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Ritratto di Diego Manca Veterinario

Posted by Diego Manca Veterinario

Mi chiamo Diego Manca e sono un medico veterinario; vivo e svolgo la mia professione, da quasi 30 anni, ad Omegna (VB), piccolo paese del Cusio in Piemonte. Sono direttore sanitario e socio fondatore dell’ambulatorio veterinario lago d’Orta nel quale lavoro. Oltre alla grande passione per questa professione un’altra mi è molto cara e cioè quella di scrittore. I miei libri hanno ottenuto sempre significativi apprezzamenti di critica e i protagonisti delle storie che racconto sono i nostri amici pelosi, le vere star di tanti episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione. Ecco qui di seguito una breve sintesi dei libri che ho pubblicato: Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016, Storie da leccarsi i baffi - Gatti raccontati dal veterinario, edito da Ultra, 2017, Manuale (semiserio) sull'educazione del cane, edito da Rizzoli, 2017, Coccole di gatto. Consigli del veterinario e aforismi sul mondo dei mici, 2019, edito da Ultra; Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza, 2020, edito da Ultra.