Il cordone ombelicale, che normalmente viene gettato, contiene sangue ricco di cellule staminali, le stesse del midollo osseo. E una donna che decide di donare quel sangue offre a tante persone malate una speranza in più di guarire e tornare alla vita.

Scrive Malu nel nostro forum:
"Ritorno sul tema della donazione del cordone per far sapere che l'Adisco si attiva per aiutare le mamme che vorrebbero donare il cordone ma si scontrano con la burocrazia e gli ospedali.
Ritorno per dare voce a tutti quei bambini e ragazzi che sono in attesa di un donatore.
Ritorno perché ho scoperto come queste malattie non guardino in faccia a nessuno. Non hanno legami con niente, non ci sono fattori particolari di rischio tali da darti la matematica certezza che a te o a un tuo caro non possa mai accadere.

Scrivo perché la moda del momento è la conservazione del cordone che, salvo il caso di un fratello già malato e compatibile, è assolutamente inutile, soprattutto per il nascituro.
Scrivo perché sono stanca di vedere bimbi che se ne vanno sconfitti da qualcosa contro la quale ci sono le armi per lottare.

Scrivo perché vorrei che per un attimo poteste mettervi nei panni di quelle mamme che scrutano la porta in attesa che il medico venga a dire che il donatore si è trovato, che sanno che ogni giorno che passa la percentuale di sopravvivenza cala.

Esiste ora la possibilità di ricevere il midollo della mamma ma è una scelta di ripiego con una percentuale di compatibilità portata dal 50% al 75% che ha un tasso di mortalità e complicanze da rigetto più elevata.

Credetemi c'è tanta tanta disinformazione e mi duole dirlo ma questi mali invece sono in costante aumento.
Concludo informando che alcune regioni hanno innalzato il tetto per iscriversi all'ADMO fino ai 40 anni.
Io che ero stata scartata perché 39enne posso accedere.
A Luca spero il mio midollo non serva mai o che, nella sfortunatissima eventualità debba fare il trapianto, se ne trovi uno compatibile al 100% ma spero di poter ridare il sorriso a qualcuno.

Sia un bimbo, un ragazzo o una giovane mamma, come quella che ho conosciuto in attesa di un donatore che mi parlava dei suoi bimbi e veniva da piangere a me.
Io mi sono mossa tardi, cozzando contro un mondo che non conoscevo.

Grazie per l'attenzione, grazie se questo farà venire voglia a qualcuna di donare il cordone o di iscriversi all'Admo.
Credetemi quei reparti sono pieni di gente che ha voglia di vivere, di lottare, devono solo averne la possibilità."

Tutte le mamme possono donare. I criteri di idoneità sono analoghi a quelli per i donatori di sangue: niente malattie infettive, come Hiv ed epatite e malattie genetiche, buona salute della mamma e del bambino.

Renate: "C'è un'altra cosa che è importante capire.
Al di là di quel raro numero di casi in cui la conservazione autologa può essere fondamentale (ma attenzione,in questi casi la conservazione è autorizzata anche in Italia e totalmente gratuita) il sangue cordonale donato conserva comunque la tracciabilità.

Nel raro (fortunatamente) caso dovesse rendersi indispensabile per il bambino donatore, le probabilità che sia ancora a disposizione sono altissime perché solo una minima parte del sangue cordonale viene utilizzato ogni anno.

La maggior parte continua a restare stokkato. Aumentare le donazioni, significa aumentare le possibilità di curare tanti malati altrimenti senza speranza.
Perché non è semplicissimo trovare un donatore compatibile."

Malu: "Ricordo che della donazione usufruiscono soprattutto i bimbi e i ragazzi.
Rocco affetto da mieloide (per i piccoli è la peggiore) all'età di 6 mesi è vivo a 1 anno dal trapianto grazie ad una mamma tedesca, Giulio affetto da anemia mediterranea grave ad 1 anno e mezzo dal trapianto effettuato ad un anno è vivo grazie ad una mamma della Lombardia, Chiara una bimba con un nefroblastoma recidivante è viva grazie ad una mamma americana.
Ho scritto i nomi perchè questi bimbi non sono solo numeri statistici ma sono persone."

Mamme, informatevi e fate pressione affinché gli ospedali si attrezzino per la raccolta del cordone ombelicale.
Un piccolo grande dono che salva una vita!

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