Ecco  arrivata la tanto attesa estate; l’aspettiamo tutto l’anno ma sappiamo poi viverla e farla vivere al meglio ai nostri figli?

Questa stagione  dovrebbe prevedere  tanto  riposo  e divertimento per i nostri bambini che, per un intero anno sono stati, chi più chi meno, costretti a rispettare orari scolastici, impegni e attività extrascolastiche di varia natura e hanno dovuto accettare limiti ben precisi, ma anche sostenere  ritmi settimanali incalzanti e serrati.

Sarebbe davvero molto controproducente per il loro benessere non interrompere queste dinamiche forzose.

In estate, per ogni bambino, è di vitale importanza poter giocare liberamente, potersi annoiare, o dormire un po’ di più, senza che nessuno, dall’esterno, imponga ritmi o attività ben precise da svolgere; bisognerebbe consentire ai piccoli di evadere dagli schemi fissi e dagli impegni inderogabili, a cui non hanno potuto sottrarsi durante l’inverno.

Quindi rifuggiamo dalla tentazione  di  tenere occupati i nostri figli, nel timore che possano avere delle ore vuote durante la giornata e non preoccupiamoci di fornire loro mille  stimoli, idee, proposte, attività nuove e costruttive.

In realtà,  dopo un anno sui libri,  il cervello dei nostri piccoli ha solo bisogno di rigenerarsi;  ecco perché bisogna lasciare che i bimbi stiano il più possibile all’aria aperta, vadano alla scoperta del mondo della natura  circostante, giochino liberamente, senza  porre limiti alla loro fantasia, al loro desiderio di avventura;  questi sono i mesi, in cui non si impara sui libri, ma sulla base soprattutto dell’esperienza, attraverso tutti e cinque i sensi e come si può fare se non si ha libertà d’azione?

Lasciamoli liberi i nostri figli anche di non fare un bel nulla per ore, di provare la noia; sarà benefica quanto il divertimento, non dimentichiamoci  mai che l’estate dovrebbe essere caratterizzata da ritmi più rallentati; rilassiamoci noi per primi, per dare la possibilità ai bambini di riposare; in fondo dove dobbiamo poi correre?
Possiamo anche prenderci il lusso di riposarci insieme ai nostri figli per una volta e goderci dei momenti famigliari, che durante l’anno non abbiamo la possibilità di vivere.

Allora magari prendiamoci dei week end, o solo poche ore, all’insegna di una sana pigrizia; mettiamo in agenda, per un giorno almeno, nessun impegno; così potremo ascoltare i  desideri  dei nostri bambini….

Sarebbe bello poter chiedere ai nostri figli cosa vogliono fare… sapendo che non abbiamo nessun programma, nessuna tabella di marcia da seguire; sarebbe un lusso poter decidere sul momento, all’insegna della spontaneità, cosa si vuole fare nella giornata; questo ovviamente non vuol dire stravolgerla del tutto.

Quindi non facciamo perdere ai bambini le sane abitudini prese durante l’anno scolastico; permettiamo loro di dormire un po’ di più la mattina, ma non tanto da saltare la colazione; così come rispettiamo i soliti orari del pranzo e della cena, concediamo anche ai piccoli di andare a letto  un po’ più tardi, ma che non sia troppo tardi.

E se le uniche occupazioni, che divertono i nostri figli,  sono il parco giochi e i castelli di sabbia e vi trascorrono  interi pomeriggi, dobbiamo preoccuparci?

La risposta è un deciso “NO”

Dobbiamo solo ricordarci che sono bambini, non manager super impegnati in vacanza... lasciamoli  liberi di essere felici e vivere la loro età,  come vogliono; del resto solo loro possono sapere quanto si sentono stanchi e come vogliono impiegare quel tempo libero, che tanto hanno aspettato.

E se poi state pensando: “Ma quando mai faranno i compiti se si riposano troppo?”
Rilassatevi; ci si penserà ad agosto a familiarizzare di nuovo con i libri… a poco a poco.

Allora buon  relax estivo  a tutti e godiamoci questo meritato  tempo libero.

 

Ilaria Sacchetti

http://ilariasacchetti.jimdo.com

 

 

Ritratto di Ilaria Sacchetti

Posted by Ilaria Sacchetti

Sono Ilaria, una mamma come tante; credo molto in quello, che possono fare i genitori per i propri figli e in generale in chi accudisce tutti i giorni i bimbi con amore e dedizione.
Nel mio piccolo, come mamma alle prime armi, cerco, tra esperimenti  a volte riusciti, letture di psicologia infantile e consigli chiesti ad esperti, di risolvere i piccoli e grandi problemi giornalieri. 
Tra le fasi più dure per me, come madre, c’è stata quella del famigerato “spannolinamento”; quando sono uscita dal tunnel, mi sono ritrovata  piena di appunti, presi dai libri e consigli utili, ricevuti dagli esperti nei momenti di panico e allora ho pensato:  “Perché non aiutare anche altre mamme o papà che non sanno che pesci prendere?”