L’unica strada per una risoluzione della malattia è l’intervento laparoscopico. Ma in Italia i centri specialistici sono pochi.

L’unica soluzione all'endometriosi profonda è il bisturi.
La terapia chirurgica consiste nell'asportazione radicale dei focolai. Viene eseguita in genere in via laparoscopica (cioè con piccole incisioni sull’addome) in centri specializzati nella diagnosi e nel trattamento di questa malattia.

Le ricerche scientifiche in merito hanno dimostrano che esiste un forte legame tra la quantità di tessuto endometriale eliminato e il miglioramento dei sintomi.
Trattare l'endometriosi profonda significa quindi asportare in maniera radicale la parte malata e ripristinare la normale anatomia pelvica.

Ovviamente l’intervento chirurgico, in caso di endometriosi profonda, è consigliato anche per le pazienti in età fertile, soprattutto quando il ginecologo si trova di fronte a noduli che coinvolgono i visceri pelvici (intestino, vescica ecc.).
In questo caso, la malattia è poco trattabile con i farmaci ma può diventarlo dopo una chirurgia radicale. Certamente, si tratta di un trattamento che richiede un approccio chirurgico complesso e multidisciplinare che coinvolge ginecologi, chirurghi e urologi. Le recidive dopo una chirurgia veramente  radicale sono molto più rare e tardive.

Affinché l’intervento riesca nel migliore dei modi, è fondamentale la diagnosi preoperatoria La qualità della chirurgia si basa su due presupposti irrinunciabili: l'esperienza del chirurgo e la strumentazione. La prima è il risultato della pratica clinica e delle conoscenze teoriche. Un'equipe che includa varie figure specialiste, infatti, è fondamentale proprio perché l'endometriosi coinvolge organi diversi e richiede quindi competenze ben specifiche in ogni settore.

Altro punto di forza nel il trattamento dell'endometriosi profonda è la disponibilità di tecnologie avanzate da parte del chirurgo che è chiamato ad intervenire. In pratica la conservazione dell'anatomia dell’addome e delle pelvi è il requisito fondamentale per questo tipo di chirurgia in quanto rappresenta il presupposto per migliorare la fertilità, la sintomatologia e ridurre le complicanze.

La difficoltà del trattamento, l'alta percentuale di recidive, le gravi ripercussioni sulla qualità della vita in termini di dolore pelvico e di infertilità nonché gli alti costi sociali ed economici sono gli aspetti che necessitano di un grande approfondimento scientifico per migliorare l'approccio alla cura di questa vera e propria malattia sociale.

Per questo sarebbe molto utile promuovere una campagna informativa rivolta a tutta la popolazione, che spesso non conosce questa malattia e le gravi conseguenze che ne derivano.
In Italia, tuttavia, esistono pochi centri di endoscopia ginecologica avanzata che sono punti di riferimento internazionale sia per il trattamento endoscopico delle malattie ginecologiche sia per la diagnosi e il trattamento dell'endometriosi.

Articolo del Prof. Claudio Manna
claudio.manna@vitachenasce.org
Twitter: @Claudio_Manna

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