Manipolano embrioni, danno la caccia agli spermatozoi, si emozionano di fronte ad ovociti maturi e addirittura secondo alcuni "giocano a fare Dio"! Chi sono questi folli? Gli embriologi che, udite udite, gira voce appartengano alla specie umana proprio come tutti noi! E proprio come noi si emozionano, si commuovono, si appassionano e restano lucidi e distaccati quando serve.

Insieme a Giulia Alice Fornaro e Franscesca Silvestri, due colleghe del master di comunicazione scientifica che ho seguito prima dell'estate, ho deciso di provare a raccogliere in un audio-documentario proprio le testimonianze di questi professionisti, il cui pioniere è stato il biologo Robert Edwards, che per questo è stato insignito del premio Nobel cinque anni fa. Un premio sudato e arrivato dopo oltre venti anni dalla nascita della prima bimba grazie a questa tecnica, perché intorno alla figura dell'embriologo così come intorno al tema della fecondazione assistita non sono mancati e ancora permangono molti pregiudizi troppo spesso, secondo me, mascherati di un etica basata su una cattiva o scorretta informazione.

Liliana Restelli, Alessio Paffoni e Cristina Guarneri dell'Ospedale Mangiagalli e Regina Elena di Milano ci hanno raccontato le emozioni, le difficoltà e i pregiudizi che affronta chi accompagna la nascita di nuove vite e svolge, dicono loro, uno dei lavori più belli…  

Il documentario è stato anche passato su Radio3Scienza, condito da un'intervista ad Alessia Galimberti, embriologa dell'Ospedale di Bergamo.

Per ascoltare l'audiodoc clicca qui.

Per ascoltare l'audiodoc e l'intervista ad Alessia Galimberti su Radio3Scienza clicca qui

Immagine copertina: Robert Edwards, la primogenita della fecondazione assistita Luise Brown e suo figlio Cameron. Credit: Bourn Hall Clinic

Ritratto di Caterina Lucchini

Posted by Caterina Lucchini

Biotecnologa. Appassionata di embriologia e fertilità. Mamma. Viaggiatrice. Scrivo di medicina, farmacologia e scienza, ma non chiamatemi giornalista!