La dominanza neurologica viene determinata in ognuno di noi geneticamente ed è presente fin dalla nascita.Per dominanza neurologica si intende un emisfero cerebrale che "prevale" nell'iniziativa motoria sull'altro. Questo determina l'impossibilità dell'esistenza di cosiddetti ambidestri, in quanto non è possibile che uno dei due emisferi non prevalga sull'altro.

Un occhio attento riesce a rilevare fin dai primi mesi di vita di un bambino quale sarà il suo emisfero dominante. Il bambino infatti nei suoi primi tentativi di gioco guarda le sue mani ( prima forma di coordinazione) e solitamente la prima mano che passerà davanti ai suoi occhi sarà la dominante.

Tuttavia questa dominanza potrà non essere confermata nel momento in cui il bambino andrà a scrivere, in quanto molti fattori possono influire, soprattutto di tipo ambientale.
Un genitore che proietta le proprie aspettative sul figlio (è mancino come la mamma!) quindi porge in automatico tutte le cose a sinistra, la maestra della Scuola dell' Infanzia che pensa che il bambino disegni meglio se tiene il pennarello a destra, ma può anche accadere che si affermi una dominanza manuale diversa dalla naturale che si sviluppa in accordo con quella oculare (se l'occhio dominante è il sinistro il bambino può cercare di compensare le eventuali difficoltà di coordinazione tra dominanze crociate usando la mano corrispondente all'occhio direttore) tutto questo può influenzare la scelta della mano con la quale il bambino scriverà,dando origine talvolta a difficoltà di coordinazione o lentezza nella scrittura e nell'esecuzione di gesti, soprattutto di motricità fine, che implicano una certa difficoltà.

Lo psicomotricista nella sua pratica osserva la dominanza della mano, ma anche quella dell' occhio e del piede.

La dominanza oculare è importante da valutare per capire se ci possono essere problemi di scrittura ( lettere rovesciate che possono creare difficoltà quando si scrive in corsivo) o di lettura (inseguimento visivo). La condizione migliore è rappresentata da una dominanza affermata tutta (occhio, mano, piede) a favore dello stesso emisoma, ma se ciò non avviene la Psicomotricità con esperienze specifiche che favoriscano la sperimentazione di determinate abilità coordinative,in un ambiente in cui sentirsi al sicuro e non esposto alle frustrazioni ,privilegiato, in cui il professionista propone attivià mirate al giusto livello di difficoltà e la loro riuscita crei la motivazione a riprovare a sentirsi efficace sull'ambiente,a continuare a sperimentare ed implementare le proprie competenze.  

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Ritratto di Silvia Campanella

Posted by Silvia Campanella