Invece di parlare come al solito di allattamento e di dopo parto, oggi vi parlerò di qualcosa che riguarda il pre-parto. Perché mai?

Perché quello che succede prima del parto, influisce molto sia sul parto stesso che su quello che accade dopo. Se ci informiamo e prepariamo bene, non solo il parto può essere vissuto in modo migliore, ma anche il rientro a casa può essere più sereno e facilitatocheeky.

Oggi spesso le future mamme vivono la gravidanza con trepidazione e ansia, senza sapere bene cosa le aspetta. Questo per due motivi fondamentali:

-          La natalità in Italia è a un drammatico 1-virgola-qualcosa, cioè ogni donna fa solo un figlio e un pezzetto (lo so, non ci sono pezzetti di figli, sono le statistiche che tirano fuori medie matematiche): quindi quando ci approssimiamo a diventare mamme, in realtà ne sappiamo ben poco e spesso non abbiamo avuto modo di fare conoscenza continuativa, ripetuta e quotidiana con l’”oggetto” bambino e sapere come è fatto, cosa fa in concreto durante la giornata, cosa hanno sempre fatto le donne coi bambini, ecc ecc...

-          La famiglia è isolata dal tessuto sociale, si vive senza una cerchia familiare allargata come una volta, e avere figli non è più un momento della vita condiviso con tutte le donne con figli come è sempre avvenuto nella storia dell’umanità.

La mancanza di “esperienza” quotidiana normale con bambini, ci fa salire l’apprensione e la sensazione di inadeguatezza. Mettiamoci poi la medicalizzazione della gravidanza, e il patatrac è fatto!

Così qualche decennio fa sono nati i corsi “preparto”, dei momenti specifici dedicati a “istruire” le mamme su parto e magari post parto.

Una volta questi corsi erano davvero solo “preparto”: ricordo quelli che ho fatto io… ormai giusto 20 anni fa il primo… Tutta l’enfasi era su imparare a “spingere”, con tanto di simulazione pratica arrampicata su un lettino ostetrico alto e stretto, e la raccomandazione a “spingi ma non per davvero, per carità” (ah sì?? E come?surprise O spingo o non spingo...)

Ci sono in giro molti tipi di corso, ma l’evidenza scientifica ha dimostrato che la modalità più efficace per la loro conduzione è quella condivisa, attiva, magari con la presenza di un’ostetrica, che è preparata per seguire la fisiologia della donna. Oggi i moderni corsi preparto non si chiamano più così, infatti oggi vengono definiti “corsi di accompagnamento alla nascita” perché si è visto cosa è più utile in realtà alle future mamme.

Esiste una mole di dati scientifici che dimostra per esempio che la donna che frequenta un corso in gravidanza, ha un minor rischio di essere sottoposta a un cesareo e all’episiotomia, che attacca più facilmente il bambino entro le due ore, e che la durata dell’allattamento è maggiore rispetto a chi non ha fatto alcun corso. Da mettere in evidenza anche il minor tasso di incidenza di depressione post parto. Chiaramente queste sono statistiche, teniamolo sempre bene a mente quando poi incontriamo la nostra amica che ci dice che nonostante il corso non è riuscita ad allattare o ha avuto un pessimo parto. Un buon corso dovrebbe garantire poi quella che si chiama la “continuità dell’assistenza”, con un team multidisciplinare che già conosce a cui la neomamma sa di potersi affidare se ne necessita.

Ma ci sono anche molti altri motivi per iscriversi a un corso durante la gravidanza: potersi confrontare con altre coppie che stanno vivendo le stesse esperienze ed emozioni, fare amicizia con mamme per potersi incontrare di nuovo con i bimbi, poter avere rassicurazione alle domande su ciò che accade man mano che il pancione cresce, condividere col partner questi momenti speciali…

Per l’avvio dell’allattamento, fa una notevole differenza se la mamma va in ospedale preparata, sapendo cosa agevolerà le prime poppate e un buon attacco, e cosa invece interferisce!

Purtroppo in Italia mediamente solo 1 donna su 3 va a un corso prima del parto. Spesso pensa che sia inutile, perché una o più conoscenti le hanno detto che per loro non è servito a niente (ma questo dipende da che corso hanno frequentato, dal loro vissuto e dalle loro aspettative), o perché il corso vicino casa è incentrato sul parto e loro sanno già di dover fare un taglio cesareo, o perché gli orari non sono compatibili con quelli del lavoro, o per finire perché i partner non sono ammessi.

Ma un buon corso non parla solo di travaglio e spinte, non si ferma alla gravidanza, e offre orari compatibili con le mamme lavoratrici, e pure i papà… perché i figli si fanno in due!

Per questo io per esempio offro corsi di sabato mattina (vedi qui: http://www.latteecoccole.net/2010/09/corso-accompagnamento-nascita-roma/), per coppie, e dove i futuri papà non sono solo spettatori, con l’ostetrica che vede le cose dal punto di vista della fisiologia, e con un’ampia parte che riguarda l’allattamento, la cura del bambino una volta che si è tornate a casa, e largo spazio per le domande e le proposte di temi di interesse. A
lla fine, i protagonisti siete voi nella vostra gravidanza! E se il papà non è presente, dare la possibilità alla mamma di frequentare con una sua persona di fiducia!

Bando allora alle “lezioni” con l’esperto che parla e le mamme che prendono appunti senza poter interagire attivamente!

Negli anni ho visto tanti genitori, e spesso mi sono commossa all’incontro dopo il parto con tutti i bambini, per i ringraziamenti e le dimostrazioni di apprezzamento. Sentirsi dire che “quella cosa che ci siamo detti quel giorno mi è stata di grande aiuto mentre spingevo”, oppure “meno male che lo avevamo detto al corso, sennò ne sarei stata terrorizzata”, è per me la conferma dell’importanza di frequentare un corso di accompagnamento alla nascita! Io stessa da futura mamma li ho apprezzati, con entrambi i figli.

Allora, se aspetti un bimbo, cosa attendi a guardarti intorno? Spero vivamente che ci sia un bel corso preparto anche per te!

Auguri!

Martina Carabetta, IBCLC
Latte & Coccole - Roma
www.latteecoccole.it

 

 la foto è tratta da http://d35obg07bzmh9h.cloudfront.net/wp-content/uploads/2009/11/corso-pr...

Ritratto di Martina Carabetta

Posted by Martina Carabetta

Martina Carabetta, mamma di due ragazzi ormai ex-adolescenti, ed IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant), cioè Consulente Professionale in Allattamento Materno, da quasi 20 anni aiuto le mamme in allattamento a Roma (e non solo!).