La pillola combatte l’insorgenza dei tumori. Sono molte le ricerche scientifiche che evidenziano come l’uso della pillola anticoncezionale, assunta per molti anni, riduce il rischio di insorgenza di alcuni tumori come il carcinoma dell’ovaio. Ma a quanto pare, sembra che la pillola sia in grado di combattere anche l’endometriosi si sta discutendo nella comunità scientifica sul ruolo positivo della pillola per ridurne insorgenza ed effetti.

Combattere l’endometriosi. Non è ancora chiaro come la pillola sia in grado di contrastare l’endometriosi. Questa malattia è caratterizzata dalla presenza di endometrio non solo nell’utero (come normalmente dovrebbe essere) ma anche in altre parti del corpo, specialmente in tutta la pelvi ed in particolare nell’ovaio. Quando si verifica la mestruazione l’endometrio normalmente si sfalda all’esterno sotto forma si sangue mestruale. L’endometrio presente in altre parti del corpo, invece, si sfalda all’interno, quando cioè l’endometriosi è presente in posti dove non dovrebbe esistere come ovaio, peritoneo, pelvi, vescica, ureteri, setto retto-vaginale ecc.
La mestruazione, così, provoca molto dolore quando si forma in questi organi ed è causa anche di cicatrici e aderenze che possono causare anche infertilità o la formazione di cisti.
 
La pillola senza soste. È noto che chi usa la pillola anticoncezionale mostra un flusso mestruale ridotto e pertanto meno sanguinamento nei luoghi dell’endometriosi. Un vantaggio sicuro in quei fatidici cinque giorni. Ma se la pillola viene assunta continuamente senza la classica pausa di 7 giorni al mese, la mestruazione non si verifica affatto. Le donne affette da endometriosi, curate con la pillola, in genere, non interrompono il trattamento. Ciò è possibile a cominciare da età assai precoci e può prevenire almeno in parte o eventualmente ridurre l’intensità dell’endometriosi stessa.
 
Cancro ed endometriosi, una strana connessione. Il modo preciso con cui il principio attivo della pillola agirebbe proteggendo l’ovaio non è noto ma i ricercatori ritengono che sia legato al meccanismo dell’ovulazione o al sangue mestruale che dall’utero giunge vicino alla tuba ed all’ovaio. D’altra parte, le donne affette da endometriosi sviluppano con frequenza doppia rispetto alle altre i tumori maligni dell’ovaio. Sembra proprio che ci sia uno strano destino che accomuna queste due malattie.
 
Ridurre il rischio-tumori. Sono numerose ed importanti le ricerche per individuare l’associazione tra l’uso dei contraccettivi estroprogestinici e la riduzione di insorgenza e mortalità da tumore maligno dell’ovaio (Hannaford e collaboratori, 2007; Cibula e collaboratori 2010 ). Mediante 45 ricerche effettuate in 21 Paesi, i ricercatori hanno capito, inoltre, che maggiori sono gli anni di assunzione della pillola anticoncezionale, più è possibile prevenire l’insorgenza del tumore. Si calcola infatti che per 15 anni di assunzione dell’estroprogestinico il rischio di insorgenza del tumore ovarico viene dimezzato. Inoltre questo effetto non dipende dal tipo di pillola usata perché tutte dimostrano lo stesso effetto positivo.
 
Articolo del Prof. Claudio Manna
Centro Studi Genesis - Roma
 
 
Immagine tratta dal sito http://drbodyscw.wordpress.com/
 

 

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