A volte, care amiche, mi chiedo se il mondo non stia cambiando in negativo anche per quanto riguarda i nostri figli. Non parlo di tutti i bimbi ma in modo particolare dei nostri, quelli italiani e comunque delle civiltà occidentali, opulente (anche se in crisi economica).

Perché? Ma vi rendete conto che noi mamme, lavoratrici o no, siamo sempre intente a pensare cosa gli faccio fare oggi? Dove posso portarlo?" Soprattutto in questi giorni in cui le scuole sono chiuse e magari si resta in città, le giornate "devono" essere riempite... Ecco che allora si programma la piscina, il giorno dopo una ludoteca e il terzo giorno c'è il panico. "Oggi che si fa, mamma?"

Se siete come me, mamme attempate, sulla quarantina e oltre, vi ricorderete che ai nostri tempi le mamme lavoravano in cucina, magari facevano il pane o la pizza. Oggi no, non è quasi possibile. I bimbi ci spellano, sempre attorno a noi per sapere cosa fare, per giocare. Che noia!
Non sempre ho voglia di fare una partita a calcio o disegnare o usare la pasta molle o montare una pista di treni, e voi?

Non mi sento per questo cattiva ma semplicemente un po' in asfissia... Mi mancano i miei spazi.
Mia nonna diceva saggiamente che i bambini di oggi non sono più intelligenti di quelli di ieri. La differenza sta solo nel fatto che una volta i bambini si guardavano da soli e gli adulti, troppo intenti al lavoro nei campi, non avevano la possibilità di seguirli come facciamo noi oggi.

A volte mi rendo conto che mio figlio in una sola giornata vive tante di quelle esperienze che da bambina io forse vivevo in una settimana intera se non in un mese.
Prendete oggi. Alle 9 di mattina arriva il nonno Bruno con il regalo di compleanno per Gabriele che ha fatto da qualche giorno sette anni. Un bellissimo monopattino.
Va giù in cortile col nonno e per un'ora intera non fa che scorazzare.
Poi c'è un po' di relax: la televisione. Poi in camera gioca (per fortuna col fratello) a macchinine. Poi un pranzo succulento con un gelato finale. Dopo qualche calcio a pallone sulla terrazza con la mamma. Infine, la piscina con un megascivolo.

E a fine giornata che mi sento dire? Uffa, vorrei andare da.... (un famoso fast food). Però! Non ti è bastato un monopattino, dei gelati e la piscina? Così mi invento un piatto colorato e simpatico che possa alleviare la tristezza al mio piccolo tiranno.

Ovviamente la colpa è sempre mia, lo riconosco.

E domani che faccio? angry

 

Ritratto di MammaCinzia

Posted by MammaCinzia