Uomini, che barba!

Uomini, che barba! No, no, non siamo stanche degli uomini come potrebbe sembrare dal titolo.

Oggi affrontiamo un argomento molto affascinante: voglio parlarvi infatti della barba maschile che in questi ultimi anni è ritornata decisamente in auge e ve lo dice una che ha per marito un uomo da sempre barbuto; vent'anni fa, vi assicuro, non era certo ritenuta un "valore aggiunto" per l'estetica maschile.

La barba ha seguito nei secoli varie mode, come del resto il taglio di capelli o qualunque aspetto estetico maschile o femminile.

Certo è che con l’avanzare della tecnologia prendersi cura della barba è diventato sempre più un gioco da ragazzi che non nasconde più insidie, come tagliarsi la pelle del viso o del collo, anche grazie all’avvento dei rasoi elettrici Panasonic

Oggi vi parlerò di una barba che è diventata un must nel mondo maschile. La barba hipster.
E’ un tipo di barba molto pieno, a volte anche molto lungo ma non è certo una barba incolta, lasciata crescere in libertà come un sottobosco.

Richiede molta cura, quasi maniacale, anche quando sembra che i ciuffi vadano “per conto loro”
Un tempo definirsi hipster era la scelta di uno stile di vita, forse il significato più profondo è stato abbandonato in favore di una moda maschile più d’effetto che di sostanza.
Sarebbe interessante sapere che ne pensano i signori uomini che hanno scelto questa tipologia di barba che, per mio gusto personale, è molto affascinante.

Comunque sia, se parliamo di barba, non posso non pensare e non parlarvi del mio bellissimo papà: lui la barba non l’ha mai avuta e io bambina, la mattina in bagno, mentre mi preparavo per andare a scuola, lo guardavo ammirata mentre si radeva.

Prendeva la ciotolina con il sapone da barba in crema, usava il pennello bagnato per attivare la schiuma e se la stendeva sul viso, con sapienti movimenti rotatori, evitando la bocca e scendendo fin sul collo.

Video e dialogo tratti dal film Saving MrBanks (Disney, 2013): “Dimmi, Gintamina, che tipo di baci preferisci? Quelli che grattano o quelli di seta?
Quelli di seta!
E allora, swish, swoosh… un uomo deve radersi per risparmiare le guance della figlia”

 

Poi, afferrato il rasoio, lo passava con molta cura e attenzione sul viso mentre il rumore inconfondibile della lama sui peli entrava nelle mie orecchie e si depositava sul cuore.
Ancora oggi, se penso al mio papà Desiderio, sento ancora quello “swish… swoosh…” del rasoio che magicamente faceva apparire la sua pelle del viso liscia e profumata.

Alla fine sciacquava per bene il viso e il collo, senza mai tralasciare le orecchie (e voi, bimbi, vi lavate le orecchie la mattina? Non dovete aspettare di veder crescere la barba!) e poi si metteva sulle mani una bella dose di dopobarba profumato e io annusavo l’aria e lo vedevo veramente stupendo, con i suoi meravigliosi occhi azzurri, il mio indimenticabile papà.

 

 

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