Mestruazioni e autismo. La pubertà è un periodo che crea  confusione per tutte le ragazze e che a volte fa anche paura, a causa del sangue mestruale. Il sangue esce da una ferita, denota quindi di solito un malore, qualcosa da curare.. per la ragazzina che per la prima volta vede del sangue uscire dalla propria vagina e se non ne è a conoscenza prima che accada per la prima volta, ciò può essere abbastanza traumatico. La conoscenza, quindi, prima di tutto per tutte le ragazze.

Per le ragazze con autismo (nelle sue varie forme, quindi comprendo HF , LF, DPS) bisogna avere una particolare attenzione sulla preparazione della consapevolezza delle mestruazioni. Bisogna spiegare a loro chiaramente che cosa sono le mestruazioni e come gestire igiene e cambio e i dolori mestruali e la ciclicità dell’evento dev’essere altrettanto chiara, e tutto questo serve per ridurre ansia e paura legate anche al subbuglio ormonale del periodo.

AVRO’ IL CICLO. QUANDO E PER QUANTO TEMPO.

Uno dei principali problemi dell’autismo è la gestione del proprio tempo. E nel caso delle mestruazioni, che mettono in ansia la ragazza con autismo, si sente chiaramente il bisogno di comprendere la durata delle stesse. Capire che il flusso di sangue del mestruo dura un tot di giorni segnati sul calendario e che ha intensità differente dal primo all’ultimo giorno è molto importante per lei.

Consigli pratici al riguardo:

- Segnare sul calendario o un’agenda i giorni delle mestruazioni in atto e il giorno previsto per le successive mestruazioni nel mese seguente può essere utile per contenere l’ansia della durata. In questo modo, la ragazza avrà chiaro che il sangue non le uscirà per sempre ma solo in quei giorni.

- Si potranno scegliere dei simboli per indicare l’intensità del flusso.

- Per aiutare a capire la differenza tra flusso abbondante e scarso potrebbe essere utile fare un esempio pratico e visivo con un assorbente colorato di rosso (servirà soprattutto per capire quando cambiare o no l’assorbente).

- Si scelga il nome da dare al flusso mestruale. Si può chiamare semplicemente “ciclo” e andrebbe benissimo, o utilizzare un simbolo, ma l’importante è che la ragazza sappia identificare cosa ha in quei giorni del mese.

SCANDIRE IL TEMPO DELLA GIORNATA  E SEGNARE I MOMENTI IN CUI ANDARE AL BAGNO

Una volta acquisita la scansione temporale di una giornata (che sia la capacità di leggere l’orologio o di sapere che si è nella mattina, pomeriggio, sera e notte…) è utile scandire dei momenti in cui andare in bagno per cambiare l’assorbente. Può essere utile farlo fare una volta ogni due ore, aiutandosi con una sveglia, un promemoria o un timer. La ragazza con autismo potrebbe dimenticare facilmente di cambiarsi o potrebbe essere ossessivo-compulsiva nel cambio. Scandire chiaramente quando farlo può essere d’aiuto sia in un caso sia nell’altro.

USCIRA’ IL SANGUE, DA DOVE E PERCHE’

Può essere d’aiuto, mentre si parla con la ragazza con autismo di mestruazioni e sangue mestruale, osservare insieme delle immagini riproducenti i genitali femminili, per far capire da dove esce il sangue. Il perché deve essere spiegato chiaramente, con poche e semplici parole. Il mestruo diventerà gradualmente qualcosa di chiaro e assimilato senza ansie. Per il primo anno è probabile che sia necessario ripetere ogni mese la fase dell’informazione. Meglio se supportata da immagini e sequenze descrittive.

 

METTERE L’ASSORBENTE E CAMBIARLO

Non bisogna tralasciare, soprattutto agli inizi, mai nulla: spiegando nei minimi dettagli come si usa l’assorbente aiuta sin dall’inizio la ragazza con autismo. Come fare? Anche in questo caso, immagini, foto, esercitazioni pratiche (usando carta adesiva o semplicemente esercitandosi ad aprire, staccare, far aderire l’assorbente alla mutandina e cambiarlo quando “rosso”).

La sequenza di azioni deve essere tanto più dettagliata quanto più grave è il deficit cognitivo, con necessità di aiuto e modeling attivo per ogni fase soprattutto agli inizi, finchè la ragazza non ha raggiunto autonomia nell’uso e nel cambio dell’assorbente.

Un tipo di sequenza (meglio se grafica o con foto)  può essere la seguente:

- Prendo l’assorbente

- Apro la bustina e stacco l’assorbente

- Attacco l’assorbente alla mutandina

- Indosso la mutandina con l’assorbente

- Getto nella pattumiera la bustina

Esempi di lavori pratici sulle mestruazioni per ragazze con autismo

Importante è anche “esercitarsi” a capire quando cambiarsi.

- Quando l’assorbente diventa rosso (colorare di rosso un assorbente per farlo capire in maniera molto pratica e chiara)

- Dare un tempo per il cambio (una volta acquisita la capacità di orientamento temporale) ogni ora/ ogni due ore o usare un timer.

 

COME GESTIRE I CRAMPI

Come la maggior parte delle donne sa, non tutti i cicli sono uguali. Alcuni filano via senza problemi, altri sono pesanti e difficili da gestire e sopportare. Prima o durante il ciclo possono esserci gonfiore, dolore al seno, irritabilità e crampi.

Bisogna tranquillizzare la ragazza con autismo sulla gestione dei dolori e dei crampi mestruali. Spesso, infatti, le ragazze con autismo hanno problemi di mestruazioni abbondanti e dolorose. La ragazza deve sapere cosa sono questi dolori e che può dirlo ad adulti di riferimento.

Dare dei consigli pratici anche su questo aspetto è di fondamentale importanza per gestire l’ansia che deriva dalla percezione alterata del dolore fisico.

Alcuni utili consigli riguardano l’alimentazione corretta, la postura, tisane e medicinali…

Ad esempio:

- Mangiare frutta, verdura, mandorle, pesce… ed evitare cioccolata, latte e carni.

- Stare, quando possibile, a riposo, distesa a letto e se i dolori non sono troppo forti, fare un po’ di attività fisica di stretching o yoga con esercizi guidati di respirazione.

- Rilassarsi con attività piacevoli.

- Bere acqua e tisane rilassanti.

- Prendere un antidolorifico sotto consiglio medico e di un adulto di fiducia.

Consigli che valgono per tutte le ragazze e donne durante il ciclo mestruale.

 

IL MIO CICLO E’ UNA COSA PRIVATA

La ragazza deve capire che il ciclo è una cosa privata e ne può parlare con i genitori o adulti di riferimento o un’amica fidata, ma non a persone che non conosce, esclusi medici o infermieri.

Potrebbe capitare che la ragazza con autismo parli indistintamente di sé e del suo ciclo a ragazzi e ragazze e a persone estranee. Quindi predisporre una scheda sulle persone con cui parlare del ciclo può essere di vero aiuto.

 

IGIENE PERSONALE

Bisogna preparare una scheda grafica della sequenza del lavaggio delle mani e delle parti intime, un divieto per far capire di non toccare o giocare col sangue dell’assorbente sporco e ricordare con immagini la corretta sequenza per il cambio e per indossare le mutandine con l’assorbente pulito: queste i principali aspetti da affrontare sull’igiene durante il ciclo.

 

Conclusioni:

GENERALMENTE, UNA VOLTA FATTO QUESTO LAVORO EDUCATIVO GRADUALE E MIRATO E INDIVIDUALIZZATO, NON CI SONO PROBLEMI DI ACCETTAZIONE DELL’EVENTO MESTRUAZIONE. ANZI, LA CONOSCENZA CHE DERIVA DA QUESTO TRAINING NE DIMINUISCE NOTEVOLMENTE ANSIA E PAURE LEGATE AL SANGUE MESTRUALE.

SI ASSISTE ANCHE A UN MIGLIORAMENTO DELL’UMORE, DOVUTO ALLA FINE DEL SUBBUGLIO ORMONALE DEL PERIODO PRECEDENTE.

 

Mestruazioni e autismo: leggi la prima parte.

Ritratto di Stella Muscatello

Posted by Stella Muscatello

Stella Muscatello, nata a Maglie (LE) il 25/09/1980 vive a Vimercate (MB), dott.ssa in Scienze dell'educazione, educatrice professionale per disabilità e specializzata per l'integrazione scolastica e sociale per gli autismi, con trattamenti riabilitativi ed educativi seguendo un metodo integrato. 

 


Email: stellamuscatello2017@gmail.com