Quando una mamma si trova a dover rientrare al lavoro dalla maternità, le si prospetta un dilemma inevitabile: “Chi si curerà del mio bambino?”. Qui di seguito alcuni consigli per districarvi nella scelta di una baby sitter.

Il ritorno al lavoro e un grande quesito: a chi lasciare i propri figli. Nessuna mamma lavoratrice può fuggire da questo dilemma.
Certo alcune donne hanno la possibilità di avere nonni super efficienti, altre sono a favore degli asili nido fin dai primi mesi di vita (sempre che ci sia posto nei nidi pubblici o che si abbia la possibilità di pagare le rette di quelli privati).
La terza soluzione è optare per una baby sitter.

Come spiega Jules Van Bruggen, titolare di www.sitly.it il primo portale per numero di iscritti in Italia dedicato alla ricerca di baby sitter; la baby sitter è forse la soluzione più flessibile per un genitore.
Genitori e baby sitter possono infatti accordarsi sugli orari, cambiarli eventualmente  ‘in corsa’ e anche affrontare le urgenze.

Inoltre, grazie alla ricerca geolocalizzata che offre il sito, si ha il vantaggio di poter individuare la possibile tata nei pressi della propria casa: un vantaggio in più per garantire un servizio rapido e snello.

Utilizzare Sitter Italia è semplicissimo. Basta registrarsi gratuitamente (sia che si tratti di un genitore che di una baby sitter) inserendo i dati principali e alcune informazioni relative o alla ricerca della tata o, dall’altra parte, all’offerta di prestazione, e si è subito inseriti nel database di Sitter Italia; in questo modo sia le domande che le offerte saranno visibili a tutti aprendo nuove opportunità di contatto. 
Se poi un utente ha l’esigenza di scrivere ad un altro profilo per proporre la collaborazione, esiste l’abbonamento Premium mensile che permette, ad un costo irrisorio, di mandare la prima mail ed avviare dunque il contatto.

Ma come trovare la baby sitter giusta? Come scegliere il candidato perfetto?
Già sul sito di Sitter Italia, quando si effettua la ricerca, si possono visionare i diversi profili con alcuni dati significativi: esperienza, lingue parlate, disponibilità di orari, patente, disponibilità a fare lavori domestici…
Al primo colloquio, però, Sitter Italia consiglia la verifica di alcuni punti chiave:

- Qual è l’approccio al gioco della baby sitter? (farsi raccontare una giornata tipo)

- Qual è il grado di conoscenza per un eventuale intervento di primo soccorso?

- Qual è la sua esperienza con bambini molto piccoli in fatto di cambio pannolini, preparazione pappe, bagnetto?

- In che modo cercherà di rispettare e proseguire l’educazione che i genitori auspicano per i propri figli?

Dopo aver fatto una prima selezione per trovare la baby sitter ideale, è bene proporre un periodo di prova: al primo incontro la mamma resterà sul luogo; dopodiché, giorno dopo giorno, potrà allontanarsi per un periodo di tempo sempre più lungo.

Se i bambini sono già grandicelli, saranno loro stessi ad esprimere pareri contrari o favorevoli alla nuova (o al nuovo) baby sitter. Antenne sempre dritte dunque!

Un’ultima nota, visto che ci troviamo a poche settimane dalla ferie estive: se avete necessità che la baby sitter venga con voi in vacanza, nel momento in cui fate colloqui per trovare la baby sitter perfetta verificate anche questa opzione, in modo da essere già certi della collaborazione al momento del bisogno.

 

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