Preferivo saperla persa nel traffico di NY, preferivo immaginarla ancora alle prese con i problemi di Mr Big: Sarah Jessica Parker.

 Delle quattro protagoniste di Sex&theCity, è sempre stata la mia preferita: i suoi squillanti look, trucchi, parrucchi e orpelli, pur esasperati, erano adeguati al personaggio e in quegli anni parevano straordinari, originali, cosmopoliti come i cocktails che le nostre ragazze si bevevano allegramente nei locali più cool di Manhattan, mentre noi le guardavamo dai nostri divani immersi nella nebbia della pianura padana.

Avanguardista, tra il vintage e l'haute couture, eccentrica e kitsch: un marchio di fabbrica per Carrie Bradshaw, così fortemente caratterizzante che deve essere  difficile scrollarselo di dosso. Non stiamo parlando di forfora sulle spalline ma di un'eredità pesante. Icona glamour, personaggio svagato, insoddisfatto, alla ricerca del grande amore, del look giusto, del paio di scarpe dei sogni, tra una fumatina, un Cosmopolitan e tante avventure, Carrie ci affascinava per la sua inquietudine tutta femminile, le sue debolezze da fashion victim, per le sue passioni ad alto tasso erotico, per le gambe toniche, per le braccia definite (non parliamo della pancia piatta, nonostante i dolci che si scofanava). Ma ci ammaliava soprattutto per la sua insicurezza di fondo, i suoi abbagli amorosi, le sue troppe sigarette e i bidoni di Mr. Big.  Siamo state tutte, almeno una volta, questa Carrie.

Ci sono stati momenti di pura poesia (sospiro), certo.

E lo storico incontro con il tartan e Alexander McQueen!

Però: Sarah Jessica è all'altezza di Carrie?

Da allora, epoca gloriosa,  la nostra ci sta coraggiosamente provando, a togliersi il marchio di Carrie, il tatuaggio di quella serie tv, ed a crearsi una nuova identità. Ha interpretato vari film (quali? di titoli non ne sovviene uno) in cui l'unica cosa che viene da dire guardandoli è: 'Toh guarda!Quella che faceva Sex&TheCity....come si chiama.....ma sì, quella là con la rubrica sul sesso.....'. Insomma ha interpretato una serie di pellicole non proprio memorabili, da attrice in cerca di ruoli alternativi, sempre di fondo gli stessi, ripetitivi parimenti al look che alterna candid per le strade dove appare agghindata come una casalinga del Queens che si è vestita al buio e di corsa, a Red Carpet fuori sincrono e logica. Meglio ritirarsi all'apice della gloria, come le divine del passato.

No Sarah, tu non puoi uscire così per strada, tu non puoi permettertelo, tu sei sempre Carrie, per noi!

Non puoi (non devi) vestirti come un(a) blogger!

Devi rivedere il tuo concetto di casual!

Meglio abbandonare le scene, non perseverare: non si può che rabbrividire al pensiero dei sequel-trash di Sex&theCity, e scordare i look esibiti. Le Manolo gridavano vendetta, abbandonate per innaturali sandali platform.

Ha cercato strade alternative, sempre fashion: ha collaborato con Halston, marchio storico cui non ha impresso chissà quale svolta. Ha creato una linea cheap, Bitten, che suppongo giaccia invenduta in qualche magazzino polveroso.

Preferiamo ricordarla come un'eroina issata su tacco 12 e dai capelli mechati,  frutto dell'impeto talentuoso di Patricia Field, la rossa stylist che ha creato un impero sui look pensati per le protagoniste della serie (e meno per se stessa). 

Rivederla così diversa, indecisa tra l'essere e il non essere (Carrie o Sarah) sui Red Carpet, induce un certo sconcerto.

Non puoi, non puoi indossare questi vestiti, Sarah. Per te e per noi!

E nemmeno salutare come Kate Middleton, alla quale hai copiato pure coroncina e cappottino!

E poi, pure il look alla marinara di McQueen? Qualcosa non quadra. Personalità multiple?

A volte appare come una pomposa signora di mezza età con look indecifrabili, una cofana di capelli imbarazzante, raffazzonata anche se griffatissima.

Dimentichiamoci poi delle pochette (o armi da difesa?) che artiglia, archiviamole nell'angolo più remoto della mente:

Forse è difficile prendere atto che finisce un'era. E quella delle 4 regine di Manhattan su tacchi a spillo è finita, ora regna Gossip Girl con le zeppe e ankle boots.

Forse siamo cambiate noi, non è più momento, siamo prese dalla contingenza, le crisi, i figli, una moda che ci vuole minimal anche nel portafogli e la necessità di una vita che ci pretende sobrie, nel look ma anche nel tasso alcolico in circolo.

Ma Sarah, Sarah...dentro, nel suo intimo, deve sentirsi ancora una scintilla di Carrie: solo che non è più il momento, e non è più il caso, e deve adeguarsi al nuovo momento storico.

L'arma vincente di Sarah è però un accessorio unico: la dolcezza materna, che le illumina il viso di una luce speciale che non troviamo in Carrie, così sospesa tra il mondo di Big e prigioniera dei suoi stessi dubbi, della sua stessa vita. Invece Mrs. Broderick porta disinvolta a spasso una delle sue gemelle, e ci piace così, anche se nel vedere una borsa borchiata che nulla c'azzecca con il look, i pantaloni erranti che escono dagli Ugg, i capelli che implorano un brushing, sale un po' di nostalgia e la voglia di pensarla in canottiera di seta e culotte, intenta a scrivere la sua rubrica su un portatile (che ora sarebbe sicuramente un IPad) appoggiato ad una pila di Vogue, tra una sigaretta e un bicchiere di vino, tra avventure erotiche incerte e carte di credito perennemente in rosso. 

 

Ritratto di Dede

Posted by Dede

Frequento Mammeonline da molti anni e modero il forum 'Se bella e modaiola vuoi apparire': la moda da sempre è una passione personale ed è stato il mio ambiente di lavoro.